L’indice UTCI (Universal Thermal Climate Index) è ora disponibile in Alpha-Log
Introduzione
L’indice UTCI è stato recentemente inserito nella libreria di calcolo del data logger Alpha-Log. Esso è stato scelto per la sua ampia diffusione negli ambiti di valutazione degli effetti termo-fisiologici dell’ambiente atmosferico sul corpo umano in ambienti outdoor, in qualunque condizione climatica. Infatti, l’indice UTCI è uno dei pochi indici specificatamente utilizzabili in climatologia, in quanto è:
- Termo-fisiologicamente rappresentativo nell’intero campo di scambi termici tra l’ambiente ed il corpo umano;
- Valido in tutti i climi e stagioni;
- Indipendente dalle caratteristiche della persona (età, sesso, attività specifiche e abbigliamento, ecc.).
Sviluppo dell’indice UTCI
L’indice UTCI è stato sviluppato, a partire dagli inizi degli anni 2000, da una commissione specifica all’interno della Società Internazionale di Biometeorologia ISB (uwm.edu/biometeorology/), il lavoro è stato eseguito con la supervisione del WMO (World Meteorological Organization) tramite la commissione “Climatology CCl” ed è stato presentato in occasione di una cooperazione scientifica congiunta WMO/OMS/Unione Europea nel settore scientifico e tecnologico (COST Action 730) al Simposio sull’UTCI a Ginevra nel 2009. Attualmente, è possibile ottenere informazioni relative all’UTCI dall’organizzazione UTCI (www.utci.org).
Crescenti esigenze e diffusione
Sulla base del crescente Global Warming e degli effetti di tale fenomeno sulle attività umane, vi è sempre più l’esigenza di trovare un’armonizzazione a livello globale della maniera in cui avviene la diffusione dell’informazione relativa alla temperatura percepita dalle persone, utilizzando indici meteorologici e climatici piuttosto che la semplice misura della temperatura dell’aria. L’indice UTCI sembra essere il più rappresentativo a tale scopo, in quanto analizza gli effetti della radiazione e velocità del vento sul bilancio termico dell’organismo oltre che della temperatura e dell’umidità relativa.
Il termine “Universal” definisce l’adattabilità dell’indice UTCI alle valutazioni delle condizioni termiche esterne in svariati campi bio-meteorologici umani, come ad esempio nella sanità pubblica, al fine della pianificazione precauzionale e della ricerca sull’impatto climatico nel settore sanitario. A tale supporto, il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF) ha recentemente completato uno studio di fattibilità che dimostra l’utilità di prevedere l’UTCI fino a 10 giorni su scala globale. Queste previsioni potrebbero essere utilizzate dai Servizi Meteorologici e Idrologici Nazionali (NMHS) come base per i loro sistemi di allerta sanitaria regionali o locali.
L’indice UTCI è riportato come indicatore dall’Agenzia Europea “Copernicus” che lo rende disponibile nel dataset ERA5-HEAT (Human thErmAl comforT) che rappresenta l’attuale stato dell’arte per la produzione di record di dati bio-climatici.
Percentuale di giorni durante l’estate con “stress da caldo molto forte” (UTCI tra 38 e 46°C) nell’Europa meridionale, dal 1950 al 2022. Fonte dati: ERA5-HEAT. Credito C3S/ECMWF.
L’indice UTCI è inoltre è citato dalla Commissione Europea, nella sua pubblicazione “Evaluating the Impact of Nature-based Solutions: Appendix of Methods” come uno degli indicatori di “Climate resilience” e “Heat-releted discomfort”.
Cos’è l’indice UTCI
L’indice UTCI fornisce una stima della temperatura “apparente” (°C) che il corpo umano percepirebbe quando esposto a una determinata condizione ambientale reale specificata da una determinata temperatura dell’aria, velocità del vento, umidità relativa e radiazione. Questa temperatura percepita è la temperatura che dovrebbe avere un ambiente di riferimento, definito da valori fissi di umidità, vento e radiazione, che produce nel corpo umano la stessa reazione fisiologica di quella prodotta nell’ambiente reale.
I parametri di input per il calcolo dell’indice UTCI sono: temperatura dell’aria, temperatura del punto di rugiada (o umidità relativa), velocità del vento e temperatura media radiante (MRT).
Il risultato ottenuto è classificato in 10 categorie di stress termico UTCI che corrispondono a specifiche risposte fisiologiche umane all’ambiente termico:
UTCI | Effetto sul corpo umano |
>46 °C | stress da caldo estremo |
38…46 °C | stress termico molto forte |
32…38 °C | forte stress termico |
26…32 °C | stress da caldo moderato |
9…26 °C | nessuno stress termico |
9…0 °C | leggero stress da freddo |
0…-13 °C | stress da freddo moderato |
-13…-27 °C | forte stress da freddo |
-27….-40 °C | stress da freddo molto forte |
<-40°C | stress da freddo estremo |
Indice UTCI in Alpha-Log
Dalla versione 2.08.00 rilasciata a Febbraio 2024, Alpha-Log è in grado di calcolare i valori dell’indice UTCI. Le misure ambientali di ingresso sono: temperatura e umidità relativa dell’aria, temperatura di globo nero, velocità del vento. Alpha-Log calcola l’indice UTCI e memorizza i risultati aggiungendoli al set di dati disponibili. Per gli utenti che desiderano aggiungere l’indice UTCI al loro set dei dati, è possibile aggiornare il data logger, (corredando il sistema anche delle eventuali sonde mancanti) se la versione in dotazione è la 2.00.00 o maggiore.
Stazione meteorologica LSI LASTEM per il calcolo dell’indice UTCI.
Questa configurazione è in grado di calcolare anche l’indice di stress termico WBGT (ISO7243-2017-08) anch’esso presente nella libreria di calcolo del data logger Alpha-Log (versione >= 2.08.00) . Le misure di input dell’indice WBGT sono: temperatura dell’aria, temperatura di globo nero e temperatura umida a ventilazione naturale.
Conclusioni
La scelta di includere l’indice UTCI come nuovo calcolo all’interno della libreria del data logger Alpha-log è stata dettata dalla crescente esigenza di abbinare alle classiche misure meteorologiche anche una valutazione della temperatura percepita dal corpo umano. L’indice UTCI risulta essere il più adatto e riconosciuto per tali valutazioni. In un ambito di crescente frequenza di eventi estremi e di sensibilità rispetto a tali situazioni, la valutazione oggettiva della temperatura percepita risulta utile per caratterizzare il clima di una determinata zona. Questa analisi è utile sia a fini statistici, sia per pianificare le attività umane in funzione dei valori attuali e attesi e, più in generale, per rendere possibile una pianificazione delle azioni per mitigare gli effetti sulla salute pubblica, oltre che dei lavoratori che eseguono attività all’esterno ed eventuale impatto economico.